Tu
Non sei
Sua.
Una premessa veloce....
Novembre è stato il mese contro la violenza sulle donne, e più precisamente - per chi non lo sapesse o lo ignorasse - il 25 Novembre è stato designato dalle Nazioni Unite come la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne.
( Se volete sapere il perché proprio quel giorno, vi lascio qui un link che ve lo spiega velocemente: https://www.balarm.it/news/perche-il-25-novembre-e-la-giornata-contro-la-violenza-sulle-donne-la-storia-delle-sorelle-mirabal-121614 )
Trovo davvero difficile e complicato scrivere questo pezzo di blog, forse perché sono donna, forse perché è un pezzo che racchiude un tema difficile - spaventoso - doloroso, forse semplicemente perché vorrei che arrivasse dritto nel cuore di chi lo legge.
Molto spesso, quando le cose non ci toccano in modo diretto, tendiamo a ignorarle, a fare -non so perché- finta che non esistano. Forse questo accade perché crediamo di non poter fare nulla a riguardo, e ci sentiamo in un qualche modo inutili a pensare a un problema che non possiamo risolvere.
Il fatto é che certe cose non possono essere accantonate dentro ad una stanza che non apriamo mai.
Certe cose devono -almeno- provare a essere capite.
Devono trovare uno spazio dentro la nostra mente: perché esistono e fanno male a molte -moltissime - persone, e dobbiamo spingerci a pensare che forse possiamo fare qualcosa, che anche se non accadono a noi siamo comunque responsabili di portare attenzione al mondo che ci circonda.
Dopo aver girato questo video assieme alle mie compagne di squadra, per "WomenForFreedom" , un rappresentante di questa associazione ci ha spiegato un po' di cose su come operano e agiscono, sparandoci un po' di dati che mi hanno lasciata a bocca aperta. È stato in quel preciso momento che ho deciso che avrei scritto questo pezzo, nel tentativo -spero non vano- di riuscire a informare un paio di persone su cosa succede nel mondo.
Così, tanto per cominciare, vorrei illuminarvi del fatto che UNA donna su TRE (si, una su tre è tantissimo) dichiara di aver ricevuto -nella sua vita- violenza fisica o sessuale.
Quindi, facciamo finta che tu hai tre amiche, non è che ora -magari- le guardi con più attenzione? Io, lo farei. Io, lo farò.
Spostiamoci un pochino più in là, tipo in Egitto, dove usavamo andare tanto spesso a fare vacanze felici nei resort all-inclusive. Il 99% delle donne egiziane (quindi, su 100 solo una si salva) dichiara di aver ricevuto molestie nel corso della propria vita. 99 su 100. Non vi lascia con gli occhi sgranati?
Ancora un pochino più in là, in Nepal, le ragazzine vengono date spose all'età di 13-14 anni. Insomma, quando ancora noi -nel nostro bel Paese- rimbocchiamo le coperte ai nostri figli, lì sono costrette a maritarsi e procreare, senza poter scegliere di amare. Una vita in mano agli altri. Non a caso, sempre in Nepal, la prima causa di morte per le donne tra i 15 e 50 anni (LA PRIMA, ci tengo a sottolinearlo) , è il suicidio.
In Italia, (sì, proprio da noi...) durante questo fantastico lockdown che ha portato tutti allo stremo, c'è stato un incremento vertiginoso delle richieste di aiuto per violenze domestiche, pari al 73% in più rispetto allo scorso anno.
Questi, sono solo un paio dei dati che ci sono stati riportati da WomenForFreedom, e che a me -personalmente- hanno scosso in modo profondo.
Mi sono interrogata su cosa posso fare io perché tutto questo diminuisca, e anche se le risposte che mi sono data sono ancora vaghe, ho deciso di partire da qui.
Vorrei parlare a tutte le donne, ma anche -SOPRATUTTO- a tutti gli uomini.
Ai figli, e alle figlie.
Ai nonni e alle nonne.
Mi piacerebbe dire loro di aprire gli occhi, di prestare attenzione, di avere cura di se stessi. Mi piacerebbe che le nostre parole fossero coerenti con i fatti, e che richiedere un "mondo migliore" non basta se poi ce ne stiamo tutti seduti con le mani in mano. Mi piacerebbe che ognuno cominciasse a prendersi la responsabilità di capire che, anche se il nostro giardino è bello e ben coltivato, possiamo quanto meno chiederci perché quello del vicino non lo è.
Ci chiediamo mai: "Io posso fare qualcosa per questo?"
Ci chiediamo mai, poi: "Cosa posso fare io per questo?"
A volte, tutto ciò che possiamo fare forse appare poco. Ma poco è sempre meglio di niente. Poco è sempre meglio di stare a guardare un qualcosa distruggersi davanti ai nostri occhi. Perché abbiamo il dovere di provare a rendere questo posto un pochino migliore, e se non lo facciamo per noi proviamo a farlo per i nostri figli, o i figli dei nostri figli.
Aiutiamo le giovani generazioni a valorizzare se stessi e a rispettare il prossimo dandogli valore.
Investiamo il nostro tempo in modo migliore, fermandoci ad ascoltare chi abbiamo davanti per scoprirne l'unicità.
Noi "grandi" abbiamo l'immensa responsabilità di DOVER essere esempio, attraverso i nostri pensieri, parole e azioni.
Ricordiamoci tutti che imparare ad amare se stessi, in modo profondo e autentico, è la migliore arma per proteggersi dalle situazioni sbagliate e per vivere circondati da persone di Valore.
Viviamo in un presente che scorre talmente veloce che fermarsi e osservare è diventato così raro che dovrebbe spaventarci; che non riusciamo quasi nemmeno più a chiedere "Come stai" per ascoltarne davvero la risposta; che davanti a qualcuno che ci appare "strano" preferiamo giudicare invece che interrogarci su cosa nasconde -quali sfide, quali dolori, quali draghi lo stanno mangiando.
Io, vivo nella convinzione che per riuscire a fare qualcosa bisogna informarsi. Bisogna rendersi conto e prenderne atto. Bisogna diventare consapevoli di noi stessi e del mondo che ci circonda.
A volte per riuscire a cambiare qualcosa non serve poi così tanto.
A volte serve -semplicemente- la voglia di provarci.
Così, vi lascio con qualche domanda.
Ai nonni-nonne, ai genitori: cosa fate-dite voi ai vostri nipoti-figli per aiutarli a crescere nel rispetto e amore? come gli spiegate, davanti a questi dati, l'importanza che hanno loro nel mondo? cosa fate per valorizzarli?
E voi ragazzi e ragazze, giovani uomini e giovani donne: di cosa avete bisogno? come possiamo esservi luce? COME VI MUOVETE DAVANTI A QUESTI FATTI? COME AGITE?
Siamo tutti responsabili.
Grazie a WomenForFreedom per le informazioni che mi avete dato. Consiglio a tutti di fare un viaggio nel loro sito per saperne di più: https://www.womenforfreedom.org .
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